Ada Prospero Marchesini Gobetti

"Si deve avere un’idea e per questa battersi, non impersonalmente, ma con tutta la passione più viva"

Biografia

Ada Prospero Marchesini Gobetti (Torino, 23 luglio 1902 – Torino, 14 marzo 1968)

Ada prospero nasce e si forma nel cuore della vecchia Torino: abita in via XX Settembre, frequenta le scuola Pacchiotti e il Liceo Balbo, si laurea nel giugno 1925 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia con una tesi sul pragmatismo anglosassone. Nello stesso palazzo vive Piero Gobetti, che sposerà l’11 gennaio del 1923. Il loro eccezionale amore diventa un sodalizio umano e politico: Ada condivide con Piero l’appassionamento per le lotte operaie e sociali a Torino nel 1918-1920; scrive su “Energie Nove”, la prima rivista di Gobetti; collabora a “La Rivoluzione Liberale” e al “Baretti”; segue la casa editrice, fondata nel 1923.
Ma sui due giovani incombe la tragedia: quando il 28 dicembre 1925 nasce Paolo, da pochi giorni “La Rivoluzione Liberale” ha cessato le pubblicazioni a Gobetti s’è ormai risoluto all’esilio; il 3 febbraio 1926 parte per Parigi; il progetto di continuare all’estero, in un paese libero, la sua attività di editore rimarrà incompiuto per la prematura scomparsa del giovane che muore il 16 febbraio per le complicazioni di una malattia cardiaca.
Molti anni dopo a un’amica carissima, Ada confiderà la sensazione, a lungo provata, di “vivere nel buio”. Inizia quel difficile cammino che la porterà a costruire “una vita mia, una vita autonoma”. S’impegna, con gli amici di Piero, nella conduzione del “Baretti”. Quasi naturalmente, la casa della ‘signora Ada’, che prima era stata la casa di Ada e Piero, si trasforma in un centro di antifascismo.
Gli anni dal ’28 al ’37 sono segnati dalla ‘rara amicizia’ con Benedetto Croce. In questo periodo riprende l’attività d’insegnante, prima come supplente di filosofia al Liceo scientifico di Torino, poi, dal ’28, come titolare di cattedra di Lingua e letteratura inglese nella scuola media di Bra, a Savigliano, e dal ’36 al Ginnasio Balbo di Torino. Ma è attraverso la ‘consuetudine quotidiana’ con Croce, nata e rafforzatasi durante le estati trascorse per dieci anni a Meana in Val di Susa, che Ada trova la via per uscire dal “vuoto opaco della mia disperazione”. Grazie all’interessamento di Croce, traduce per Laterza numerose opere, tra cui la Storia d’Europa del Fischer, Civitas Dei di Lionel Curtius, Tom Jones di Fielding. Nel ’43, sempre con Laterza, pubblica un libro sul ‘poeta del razionalismo settecentesco’, Alexander Pope.
Nel giugno del 1937 sposa l’amico Ettore Marchesini che le resterà vicino fino all’ultimo. A partire dall’entrata dell’Italia in guerra nel giugno 1940 s’impegna con maggior vigore nell’attività clandestina antifascista: aderisce a Giustizia e Libertà; è tra i fondatori del Partito d’Azione; partecipa direttamente alla lotta armata, anche a missioni pericolo come quando nell’inverno del 1944-1945 con una colonna di partigiani attraversa il Passo dell’Orso e il colle Sommelier per prendere contatto con gli alleati e i movimenti femminili della Francia liberata; è tra le promotrici dei Gruppi di difesa della donna. L’esperienza della Resistenza è narrata nel Diario partigiano (1956). L’attivismo partigiano si prolunga nell’attivismo politico: dopo la Liberazione viene nominata vicesindaco della Giunta municipale di Torino; è eletta nel Consiglio Nazionale dell’ANPI e dell’UDI, di cui diviene presidente; nel 1945 a Parigi partecipa alla fondazione della Federazione Democratica Internazionale Femminile; nel luglio ’47 si reca a Londra per un incontro internazionale della Lega dei diritti dell’uomo (qui, un incidente stradale le causa una commozione cerebrale che riesce a superare dopo una lunga degenza); nell’ottobre ’54 guida la prima delegazione di donne italiane nella Repubblica Popolare Cinese; nel ’56 aderisce al Partito Comunista Italiano.
Le ragioni del nuovo impegno, forse, sono da scorgere nella nascita dei nipotini: nel 1952 Andrea, nel 1954 Marta. Proprio nel 1952 pubblica un libro per l’infanzia, Cinque bambini e tre mondi, insignito del Premio Trieste. Ma il suo primo libro per bambini, Storia del gallo Sebastiano, del 1940, è uno dei libri più riusciti della letteratura per bambini. La pedagogia di Ada si trova riassunta nel libro Non lasciamoli soli (1958), oltre che sviluppata e a tratti divulgata nelle pagine del “Giornale dei genitori”, da lei fondato nel maggio del 1959. Una delle iniziative più interessanti del giornale è stata la diffusione delle Lettere di Pietro il Pellicano scritte dal pediatra Benjamin Spock, che sono una serie di consigli ai genitori per seguire lo sviluppo dei figli. Nel 1968 sulla rivista, saluta la nascita del nuovo movimento studentesco con l’articolo Gli studenti hanno ragione. Si legge: “Perché non vogliamo riconoscere nei giovani di oggi […] il merito di riprendere la battaglia da noi lasciata incompiuta?”. Ada muore a Torino il 14 marzo 1968.

A cura di Pietro Polito 


    Biblioteca personale di Ada Prospero Marchesini Gobetti

    Alla morte di Ada, nel 1968, la sua biblioteca personale fu trasferita dalla casa di Reaglie (Torino) nei locali del Centro studi.
    Si tratta di 2.500 volumi, schedati e inseriti in SBN. Le sezioni più rilevanti riguardano la pedagogia, i problemi della scuola e la letteratura per l'infanzia, cioè i campi in cui nel secondo dopoguerra Ada esplicò la maggior parte della propria iniziativa; significative sono anche alcune raccolte di periodici e di riviste, riguardanti i medesimi problemi, nonché numerosi bollettini realizzati da istituti scolastici negli anni Cinquanta e Sessanta. 

    Fondo archivistico Ada Prospero Marchesini Gobetti

    • Estremi cronologici

      1902 - 1968 (Il fondo conserva sia documenti antecedenti (dal 1857) sia documenti successivi alla morte di Ada (al 1977)).

    • Consistenza

      108 faldoni 

    • Scheda biografica

      (Torino, 1902-1968) Moglie di Piero Gobetti dal 1923, ha condiviso con il marito, negli anni della giovinezza e dell'adolescenza, studi ed esperienze politiche. Dopo la morte di questi, ha intrecciato una duratura relazione di amicizia con Benedetto Croce, si è occupata della gestione de "Il Baretti", ha svolto attività di insegnante e traduttrice per importanti case editrici: Laterza, Einaudi, Feltrinelli. Durante la Resistenza ha compiuto, insieme al figlio Paolo, una tenace lotta antifascista in Val di Susa, di cui ha lasciato testimonianza nel Diario partigiano, apparso nel 1956. Nell'immediato dopoguerra è stata vice-sindaco del Municipio di Torino e ha promosso l'attività dell'Unione donne italiane, battendosi per l'emancipazione femminile.Attenta ai problemi dell'infanzia e dell'adolescenza, ha collaborato con le iniziative pedagogiche del comune di Bologna (anni '60) e ha fondato nel 1959 "Il Giornale dei Genitori" pubblicando, a sua cura, le americane Lettere del dottor Spock, divenute, nella versione italiana, Lettere di Piero il Pellicano.

    • Storia archivistica

      Il materiale relativo al fondo Ada Prospero Gobetti è pervenuto in forma molto disordinata ed è il risultato dell'accumulo di documenti, stratificatisi a più riprese nel tempo. Il nucleo centrale era custodito nella stanza intitolata ad Ada Prospero Gobetti, sita nel Centro studi Piero Gobetti di via Fabro 6. A ciò si sono aggiunti alcuni dossier e una valigia, depositati nell'armadio di ferro del Centro e altre cartelle provenienti dalla casa di Reaglie. Non si esclude che restino tracce dell'attività di Ada anche in altre carte presenti nel fondo Piero Gobetti o nell'Archivio del Centro. Poiché la documentazione dei genitori di Ada è stata ordinata da lei medesima, si è deciso di collocarla, in relazione alla sua periodizzazione, nella prima serie. Di un primo parziale tentativo di ordinamento, compiuto negli anni '60 da Ada e proseguito da Carla Gobetti del carteggio tra Ada Prospero e Piero Gobetti, è rimasta traccia in una descrizione topografica dattiloscritta, in più cartelle, ora posta in Appendice. Di una rassegna degli opuscoli e periodici presenti nel fondo si era occupato, intorno alla fine degli anni '90, Francesco Omodeo Zorini, mentre della sistemazione parziale del materiale musicale, era stata incaricata Gigliola Bianchini, in occasione delle celebrazioni del 2000, relative all'anno di Ada. A questo proposito, preme sottolineare che quell'ordinamento non è stato alterato, mentre è stata modificata, per uniformità, la numerazione archivistica.

    • Contenuto

      Nel fondo Ada Prospero Gobetti sono custoditi materiali di grande interesse archivistico e documentario. La sezione relativa agli studi e alle traduzioni o, nel complesso, il materiale di lavoro (sulla pedagogia, l'infanzia, l'attività pubblicistica e congressuale) è esemplificativo della molteplicità e profondità degli interessi della studiosa. Di grande rilievo, le lettere di Benedetto Croce, qui custodite in originale, le carte relative alla stesura del volume Camilla Ravera. Vita in carcere e al confino con lettere e documenti. - apparso postumo - perché, oltre a documentare l'entità del legame amicale fra Ada e Camilla, consente di tracciare le fasi di sviluppo e realizzazione di quel progetto editoriale. Molto siginificativa è anche la sezione relativa all'attività politica, perché conserva numerosi documenti e ciclostilati prodotti durante la Resistenza dall'organizzazione "Giustizia e Libertà!" e dal Partito d'Azione. Per quanto riguarda la periodizzazione si è scelto di attenersi all'arco cronologico dell'esistenza di Ada, prescindendo dalle iniziative postume commemorative.

    • Ordine e struttura

      Il fondo è articolato nelle seguenti serie, ulteriormente suddivise in sottoserie:
      serie 1: Giacomo Prospero e Olimpia Biacchi, 1869 - 1937
      serie 2: Materiali dell'infanzia, della giovinezza, della vita con Piero, 1902 - 1928
      serie 3: Materiali di lavoro, 1917 - 1969
      serie 4: Materiale vario sulla condizione femminile, 1944 - 1967
      serie 5: Materiale vario sulla famiglia, sulla scuola e sull'infanzia, 1935 - 1970
      serie 6: Materiale di redazione e segreteria de "Il Giornale dei genitori", 1945 - 1975
      serie 7: Materiale di redazione e segreteria di "Piero il Pellicano", 1956 - 1977
      serie 8: Attività politica, 1925 - 1965
      serie 9: Corrispondenza, 1918 - 1975
      serie 10: La musica di Ada, 1857 - 1955
      serie 11: Ritagli stampa, 1936 - 1972
      serie 12: Messaggi e articoli in morte di Ada Prospero Gobetti, 1968 - 1969
      serie 13: Miscellanea, 1907 - 1976
      serie 14: Periodici e opuscoli, 1922 - 1975
      appendice 15: Prima parziale descrizione topografica del fondo, 1968 - 1968
      appendice 16: Corrispondenza tra Ada Prospero Gobetti e la casa editrice Laterza custodita nell'Archivio di Stato di Bari, 1935 - 1957.

    • Consultabilità

      Libera

    • Fonti collegate

      Fondo Piero Gobetti (presso il Centro studi Piero Gobetti).

    • Bibliografia

      AA.VV., Carteggio Ada Gobetti-Benedetto Croce 1928- 1952, in "Mezzosecolo. Materiali di ricerca storica", 7, Annali 1987-1989, Franco Angeli, Milano
      L'anno di Ada. Per il trentesimo anniversario della scomparsa di Ada Prospero Marchesini Gobetti (1968-1998), supplemento di "Mezzosecolo. Materiali di ricerca storica", 11, Annali 1997, Franco Angeli, Milano, 1998.
      Piero e Ada Gobetti, Nella tua breve esistenza: Lettere 1918- 1926, a cura di Ersilia Alessandrone Perona, Einaudi, Torino, 1991
      Francesco Omodeo Zorini, Umanesimo, democrazia, società: Ada Gobetti nella pedagogia del dopoguerra, in "Mezzosecolo. Materiali di ricerca storica", 12, Annali 1997-1998, pp. 3-23
      Alessia Pedio, Il fondo Ada Prospero Gobetti Marchesini, in "Mezzosecolo. Materiali di ricerca storica", 14, Annali 2001-2002, pp. 215-219
      Tesi universitaria di Jomarie Alano, A Life of Resistence, supervised by Prof. Celia Applegate, University of Rochester , New York , 2002
      Piero e Ada Gobetti: due protagonisti della storia e della cultura del Novecento, Atti del Convegno internazionale di studi (Cassino, 21- 23 novembre 2001), Roma, Domograf 2006, pp. 649-949.

    • Collocazione

      Sala archivio Ada Prospero Gobetti

    • Antroponimi

      Croce Benedetto; Ravera Camilla; Gobetti Carla; Rodari Gianni; Gobetti Piero; Spock Benjamin; Omodeo Zorini Francesco; Bianchini Gigliola; Pedio Alessia; Alano Jomarie; Applegate Celia

    • Toponimi

      Val di Susa; Torino; Bologna; Reaglie; Meana

    • Enti

      Giustizia e libertà; Partito d'azione; Giornale dei genitori (Il), periodico; Baretti (Il), periodico; Unione donne italiane

    Centro studi Piero Gobetti

    Via Antonio Fabro, 6
    10122 Torino
    c.f 80085610014
     
    Tel. +39 011 531429
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