Fondo Mario Gioda

Denominazione
 
Mario Gioda
Estremi cronologici
 
1914 - 1920
Consistenza
 
2 faldoni
Scheda biografica
 
Nato a Torino il 7 luglio 1883, tipografo di professione e pubblicista per passione politica, aderisce ai movimenti anarchici nei primi anni del Novecento, collaborando a varie testate e mantenendo sempre una posizione alquanto indipendente, dovuta anche alle simpatie e alle amicizie personali con socialisti e repubblicani. Allo scoppio della guerra mondiale aderisce all'interventismo rivoluzionario e più tardi ottiene di farsi richiamare per un breve periodo alle armi, malgrado fosse di costituzione debole e malata. Collabora con «Il Popolo d'Italia», il quotidiano fondato da Mussolini, e ne diviene il corrispondente da Torino. Presente alla riunione di piazza San Sepolcro a Milano, il 23 marzo del 1919, dove vengono fondati i Fasci di Combattimento, poco più tardi costituisce il Fascio di Torino e ne diviene il segretario. In seguito dirige per qualche tempo «Il Maglio», organo del fascismo torinese.
Esponente dell'ala moderata del fascismo, ha avuto frequenti contrasti con Cesare Maria De Vecchi e dopo la marcia su Roma manifesta la sua coantrarietà a proseguire nei metodi violenti. Suscitò scalpore, in questo senso, il gesto con cui fece porre una corona di fiori sul feretro di una delle vittime della strage di Torino del 28 dicembre 1922, un comunista ed ex anarchico del quale era amico.
Nel periodo successivo è costretto a limitare molto le attività per un grave peggioramento delle condizioni di salute. Muore a Torino il 28 settembre 1924.
Storia archivistica
 
La documentazione è pervenuta al Centro suddivisa in 7 plichi, avvolti in carta di recupero e recanti sommarie indicazione sul contenuto, scritte con lapis colorato.  Essa raccoglie esclusivamente la corrispondenza di Gioda nel periodo in cui egli passò dalla militanza ananrchica all'interventismo rivoluzionario, per aderire infine - fin dal momento della sua costrituzione - al movimento fascista.
Modalità di acquisizione
 
Il materiale è stato donato in data imprecisata al Centro studi Piero Gobetti da Terenzio Grandi, che era stato amico di Gioda e della sua famiglia.
Contenuto
 
Lettere perlopiù in originale ma sono presenti anche alcune fotocopie.
Ordine e struttura
 
Serie Corrispondenza
UA 1:  Mario Poledrelli
UA 2: Benito Mussolini
UA 3:. Il Popolo d'Italia
UA 4: Amedeo Remondino
UA 5: Vincenzo Borio
Strumenti archivistici
 
Inventario a cura di Marco Scavino
Consultabilità
 
Libera
Fonti collegate
 
Carte Gioda, presso la Bibliotica Civica di Bergamo;
Note
 
Le serie sono state organizzate rispettando l'ordinamento alla fonte, forse dello stesso Gioda o di Terenzio Grandi. Ognuna di esse prende quindi il nome dal mittente della corrispondenza conservata.
Collocazione
 
Sala Archivio 2, Armadio di ferro, Palchetto 3
Antroponimi
 
Borio Vincenzo; Poledrelli Mario; Remondin Amedeo; Mussolini Benito; Grandi Terenzio; De Vecchi Cesare Maria
Toponimi
 
Torino; Milano; Roma
Enti
 
Popolo d'Italia (Il), periodico; Biblioteca civica di Bergamo; Maglio (Il), periodico

Centro studi Piero Gobetti

Via Antonio Fabro, 6
10122 Torino
c.f 80085610014
 
Tel. +39 011 531429
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